Ottimizzare Ecommerce in ottica SEO

La seo nell’ecommerce non è molto semplice , come in un blog, ecco perchè spesso trovi affiancato ad un ecommerce , un blog , ma non per questo non hai l’esigenza di ottimizzare l’ecommerce in ottica seo con le schede prodotto.

La buona scrittura online, le strategie SEO, servono per ottimizzare le pagine e fornirci un aspetto gradevole al cliente e facilmente identificabili dai motori di ricerca.

Alcuni dati sull’ecommerce in Italia

Prima di iniziare ad indicare i punti chiave per ottimizzare ecommerce , una pagina o il tuo sito web shop, vorrei fornirti alcuni dati sulla crescite dell’ecommerce in Italia.

Il primo dato di cui tenere conto è che il numero di acquirenti online è arrivato al 44%, negli Stati Uniti nel 2015 le vendite concluse tramite e-commerce hanno ammontato a $ 341.700.000.000 con una crescita del 14,6% rispetto al 2014. Tale cifra rappresentava il 7,3% delle vendite al dettaglio totali, nel 2014 erano il 6,4%.

Secondo i dati raccolti da KISSmetrics il 30,5% di tutto il traffico al database di Yotpo veniva da ricerche organiche su Google, Bing, Yahoo e altri motori di ricerca.

Secondo i dati diffusi da Ahrefs, per ToyUniverse. il traffico organico è cresciuto del 116% dopo aver attuato strategie SEO.

In Italia, secondo i dati diffusi dall’Osservatorio eCommerce B2C promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano e da Netcomm nel 2018,i consumatori online sono circa 38 milioni, ossia il 62% del totale della popolazione, e si prevede che questo numero crescerà ulteriormente, raggiungendo l’incredibile quota di 41 milioni entro il 2023.

I principali settori interessati sono:

  • Turismo (44%)
  • Elettronica di consumo (15%)
  • Abbigliamento (10%)
  • Food & grocery, arredamento e home living, beauty, giocattoli

Da smartphone gli acquisti arrivano a 3,3 miliardi di euro, un cifra consistente che evidenzia l’importanza del mobile per gli acquirenti digitali.

Se vogliamo tracciare le linee del web shopper tipo in Italia possiamo dire che nel 2016 i consumatori che hanno effettuato almeno un acquisto online sono 19 milioni, di questi 12,9 milioni effettuano almeno un acquisto al mese per una spesa media annua di 1.382 euro.

Keyword research e buoni consigli

La struttura del tuo ecommerce deve essere chiara e semplice, deve permettere al visitatore di poter trovare facilmente tutto quello che cerca, in questo modo noi possiamo anche organizzarci al meglio per le parole chiave.

Vale a dire come ti vuoi far trovare dai tuoi potenziali clienti. Ora, su un ecommerce l’analisi delle parole chiave è un’attività complessa, soprattutto quando si lavora su categorie e sotto-categorie.

Queste pagine permettono di raggiungere ricerche transazionali preziose che vanno dalle fat head più interessanti alle long tail di nicchia. Ma se vuoi farti trovare per le ricerche di nome prodotto è sulla scheda ecommerce che devi lavorare.

Non è sempre così semplice, l’equazione non è valida in ogni singola occasione. Però spesso è così che si lavora. Sei pronto per ottimizzare ecommerce dal punto di vista dell’ on-page.

Su questo punto, bisogna lavora pagina su pagina, ci vuole tempo e costanza, i risultati non si ottengono in 1 giorno, ma se fatto bene, il tutto avrà un notevole vantaggio in termini di visitatori e vendite!

Ottimizzazione tag title: la base SEO

Il tag title come anche in un articolo è importante , deve essere ottimizzato in base al contenuto della pagina e di tutto il sito ecommerce.

Obiettivo base: informare l’utente e il motore di ricerca per spiegare cosa si trova nella pagina in questione. Ma come deve essere il title di una scheda ecommerce?

  • Keyword più importanti all’inizio.
  • Parole chiave secondarie e brand a seguire.
  • Non oltre le 65 battute.

Evita un tag title generico (tipo il numero dell’articolo).

Avere, invece, il nome prodotto ti dà la possibilità di farti trovare nel momento in cui le persone cercano un nome prodotto. E questo è un buon obiettivo di posizionamento SEO.

Usa URL SEO friendly per le schede

L’ottimizzazione dell’url, significa cambiare i permalink e renderli ottimizzati per i visitatori e i motori di ricerca, evita di inserire quelle url piene di numeri e lettere senza senso.

Esempio:

Vendo Televisione samsung 23 pollici wikitech cod.prodot. 4567938

La url generata in automatico potrebbe essere” www.nomesito.it/art.4533590 “
Meglio se rendiamo l’url in questo modo ” www.nomesito.it/televisionesamsung23poliiciwikitech “

Posizionamento SEO con le immagini

Questa è una buona idea: lavorare sulle foto e migliorare questi elementi attraverso punti chiari e concreti. Una scheda ecommerce non può perdere di vista:

  • Nome file significativo.
  • Testo alternative descrittivo.
  • Peso delle foto minimo.

Una buona ottimizzazione SEO delle immagini deve seguire questi passaggi e se vuoi fare un buon lavoro per la tua scheda devi diminuire il peso delle foto.

Lasciando inalterata la qualità, perché chi arriva sulla pagina deve poter apprezzare i tuoi prodotti. Un consiglio: ecco i migliori tool per raggiungere il risultato:

  • Ritagliare le foto.
  • Comprimere le immagini.

La meta description aiuta a vendere

Possibile? Certo, nell’ottimizzazione di una pagina web dedicata allo shopping online la meta tag description è ciò che ci vuole per ottimizzare la presenza nella serp.

Ciò significa convincere il cliente a scegliere la tua proposta. Questo è importante per aumentare il click through rate, la percentuale di persone che cliccano sullo snippet dopo averlo trovato nella serp dopo aver digitato una query.

Le caratteristiche?

Il meta tag description non deve andare oltre le 145 battute altrimenti rischi di trovartela troncata, anche se può essere riformulata a piacere del motore di ricerca.

Google non usa la meta description per il posizionamento ma un buon uso del persuasive copywriting può fare la differenza.

D’altro canto ti offre la search console per monitorare l’efficacia del CTR e testare la bontà delle meta description.

Contenuto di qualità su ogni pagina

Il passo imprescindibile per ottenere un buon risultato: nella scheda ecommerce deve esserci del testo per descrivere il bene che stai offrendo.

Questo significa che devi scrivere e aggiungere testo per dare a Google le informazioni giuste. In che modo?

  • Cura la leggibilità del testo.
  • Dividi il testo in paragrafi.
  • Usa accordion e menu interni.
  • Usa keyword negli H2 e H3.

Questi punti possono fare la differenza.

Attenzione a non usare testi copiati da libretti d’uso e manutenzione per arricchire le schede, rischi di avere una marea di contenuti duplicati. Meglio avere poco testo nella scheda ma sempre unico.

Soprattutto, è bene fare uno studio delle correlate per capire se le persone cercano degli aspetti specifici per poi metterli in evidenza. 

Guarda i Google Suggest di questa query. Le persone cercano alcune caratteristiche specifiche.

Vogliono sapere il prezzo, la presenza di alcuni accessori, le recensioni. Nella tua scheda queste richieste saranno in primo piano dopo aver presentato il prodotto.

Per ottimizzare questo lavoro puoi usare una serie di tool come Answer The PublicUbersuggest, Semrush e Google Trends. Senza dimenticare Keyword.io che consente di dare uno sguardo anche alle ricerche effettuate su eBay, Amazon e Alibaba.

Indicizza le schede con la sitemap.xml

Ultimo dettaglio: per migliorare l’indicizzazione delle pagine dedicate ai prodotti puoi creare una sitemap.xml dedicata a categorie e schede dei beni in commercio.

Inoltre puoi caricare anche un file XML sitemap specifico per migliorare la scansione dei prodotti, resta il fatto che la presenza di questa soluzione è il metodo migliore per ottimizzare il processo di indicizzazione delle nuove pagine.

Questi sono solo alcuni suggerimeti per ottimizzare ecommerce, definiremo tutti i dettagli in una guida completa all’ecommerce nei prossimi giorni.

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